Sabato 11 dicembre in località Cavezzo è andata in scena Modena Cavezzo Futsal vs Sporting Altamarca Futsal valida per la 10’ giornata di andata del girone B di Serie A2.
Arbitro numero 2 della partita è il nostro Daniele Conti al debutto nella categoria!
Abbiamo scambiato 2 chiacchiere con lui:
Ciao Daniele, da quanto tempo sei arbitro?
Ho sostenuto l’esame nel dicembre 2014, sono al mio 8’ anno di tessera.
Come ti sei avvicinato all’arbitraggio?
Mi sono rotto il crociato quando giocavo a calcio.
Quando terminavo gli allenamenti mi capitava spesso di incontrare gli arbitri che si preparavano per la loro gara. Anche avere degli amici arbitri ha incrementato la mia curiosità.
Inoltre la strada dell’arbitraggio mi sembrava un buon trampolino in relazione al mio percorso di studi (Giurisprudenza ndr) e per la carriera di avvocato.
Vedo nell’arbitraggio un parallelismo col processo: devi difendere le tue convinzioni contro gli altri.
Essere un arbitro mi sembrava un’utile palestra di vita, poi mi sono innamorato di questa attività.
Come mai hai scelto la carriera del Futsal?
Terminato il corso arbitri scendevo sui terreni di gioco del calcio a 11, dopo un anno e mezzo ero in seconda categoria ma il calcio a 5 mi piaceva, lo seguivo e poi c’erano più possibilità, data la mia non giovanissima età, di poter salire nelle categorie nazionali.
Nella vita sei un avvocato e sei stato rappresentante AIA presso gli organi di giustizia sportiva provinciali. Oggi poi sei referente per l’osservatorio sulla violenza. Una vita molto attiva dentro e fuori i palazzetti.
C’era stretta attinenza tra le professioni. Voglio portare il mio vissuto professionale in sezione. Ho fatto assistenza in alcune posizioni come legale e ci tengo su questioni che possono essere delicate. Mi metto nei panni del collega e del genitore di un giovane arbitro. Dobbiamo essere vicini su queste posizioni che non possono essere in alcun modo tollerate.
Com’è arbitrare in stadi in cui ci sono le telecamere che trasmettono in diretta?
Sicuramente aiuta nel potersi rivedere. Mi sono rivisto le ultime 2 partite arbitrate. In campo sei convinto di una cosa ma poi rivedendola capisci veramente se hai preso la decisione giusta o meno.
Una cosa che ho notato con grande piacere è che le persone stanno tornando nei palazzetti a sostenere la propria squadra, anche con i tamburi! Speriamo si possa continuare in questa direzione e che non ci siano ulteriori problemi con la situazione pandemica.
Nella stagione 2017-2018 hai partecipato al progetto Talent calcio a 5, che ricordi hai di quella esperienza?
Bellissimi ricordi. Ho avvisato il mio mentor che farò l’esordio in A2!
L’esperienza a Coverciano mi è piaciuta tantissimo, assaggiare il sapore di un raduno nazionale, è stata una bellissima esperienza che auguro a tutti.
Qual è l’esperienza più bella che hai vissuto all’interno dell’Associazione?
Sicuramente il Torneo Beach Soccer Memorial “Meo Meo Bartolomeo” San Benedetto del Tronto, vi ho preso parte per tre anni di fila e con la sezione di Ancona abbiamo trionfato nel 2017 e nel 2018.
Mi piacciono molto questi tornei dove si gioca e ci si diverte tra arbitri di sezioni diverse, è un modo anche per conoscerci.
Mi è dispiaciuto non essere riuscito ad andare ad Arezzo in occasione della Coppa dei Campioni AIA 2019.
Consiglieresti a qualcuno di fare il corso arbitri?
Sì, quest’anno sono andato all’Istituto Istruzione Superiore Alfredo Panzini (Alberghiero ndr), a parlare ai ragazzi del triennio. Ho portato la mia esperienza a questi ragazzi che sebbene appassionati di calcio spesso non conoscono però le bellezze del mondo dell’arbitraggio.
Ho notato grande interesse da parte delle ragazze, segno che qualcosa sta cambiando e non si pensa che il calcio sia un mondo riservato agli uomini.
L’arbitraggio è un’esperienza che a livello formativo mi ha dato tanto e non credo ci siano esperienze similari che ti danno così tanto.
Se ti dico Angelo Galante?
Nella mia carriera ho avuto la fortuna di incontrare tanti OT con grande esperienza.
Avere Angelo come presidente mi ha aiutato molto soprattutto dal punto di vista motivazionale.
Vedere in sezione l’arbitro delle Finals UEFA Futsal Champions League mi spingeva a dare il massimo.
Vedere una partita, dal vivo, arbitrata dal tuo presidente di sezione è motivo di orgoglio!
Una cosa che cambia molto rispetto al calcio a 11 è la comunicazione con i calciatori.
L’aspetto comunicativo è molto più complesso. Hai tutti vicini. Il dialogo è con tutti e la tua comunicazione col corpo deve essere chiara a tutti.
Questo aspetto del calcio a 5 ti aiuta anche nella vita professionale.
Nel calcio a 11 alcuni gesti comunicativi si possono perdere. Nel calcio a 5 quando fai una cosa ti rivolgi a tutti.
Ciao Daniele, grazie e in bocca al lupo per sabato!
Matteo Varagona