È stata una serata intensa quella degli Arbitri anconetani, iniziata ai poli di allenamento di Ancona, Osimo e Senigallia. Dopo la seduta, guidata da Luigi Albani e Marco Ladisa, i ragazzi si sono avviati verso la sezione per la riunione tecnica.
Il Presidente Fabrizio Ricciardi, dopo aver salutato i tanti associati presenti, ha ceduto subito la parola, per una veloce analisi, a Daniele Conti, referente sezionale dell’osservatorio contro la violenza sugli Arbitri, che si è rivolto alla platea dicendo: “Purtroppo si stanno verificando episodi di violenza rispetto ai quali è necessario applicare tolleranza zero” ed ha ricordato l’importanza di avvisare sempre l’OT di competenza, laddove dovessero ricorrere tali episodi.
Subito dopo ha preso la parola il relatore della riunione Marco D’Ascanio, assistente a disposizione della CAN, che ha affrontato il tema dell’errore e del modo in cui questo deve essere metabolizzato ed affrontato.
“L’arbitro bravo è quello che commette meno errori però gli errori si commettono e l’arbitro bravo è quello capace di apprendere dai propri errori”.
L’errore può avere più cause, una di queste può essere che essendo posizionati male non riusciamo a vedere l’episodio nella sua completezza e non ci è possibile valutarlo o lo valutiamo male.
L’errato posizionamento può derivare da un’errata lettura dell’azione (tattica) oppure da una preparazione atletica non ottimale.
Altra causa dell’errore è la concentrazione: può capitare infatti di non essere lucidi e di prendere un abbaglio.
Ultima condizione fondamentale per non commettere errori è la conoscenza del regolamento.
Marco ha, sin da subito, saputo coinvolgere la platea che ha partecipato con grande entusiasmo.
Con l’aiuto dei video, sono stati analizzati episodi di serie c e serie b.
Gli arbitri dorici, al termine della riunione hanno voluto poi condividere un momento conviviale andando a cena insieme.
È stata una serata che ha posto l’attenzione sull’aspetto atletico e tecnico della figura arbitrale. L’arbitro vincente infatti non può essere solo un esperto conoscitore del regolamento, deve allenarsi atleticamente e mentalmente per potersi spostare sempre verso la migliore posizione che gli consente di valutare al meglio la situazione.
Matteo Varagona