Sacrificio, impegno, fortuna e tanta tanta determinazione. Questi sono gli aggettivi che contraddistinguono Nicola Rizzoli, nostro ospite alla R.T.O di Lunedì scorso. Appartenente alla Sezione AIA di Bologna, dopo aver collezionato 33 presenze in serie C1, a cui si deve aggiungere una finale dei playoff di serie C2, nel 2001 viene promosso alla CAN A e B su proposta del dirigente arbitrale Maurizio Mattei. Nel 2002, il 14 aprile, riesce a fare il debutto in serie A in occasione della partita Venezia-Perugia, e nel 2006 vive l’annata della consacrazione, con designazioni prestigiose come la finale di ritorno dello spareggio per la permanenza in serie B tra AlbinoLeffe e Avellino o la classica della serie A (campionato 2006/2007) Roma-Inter. A fine novembre 2011, vanta 136 presenze nella massima divisione. Nel 2006 è stato anche eletto presidente della Sezione AIA di Bologna, carica alla quale però rinuncia un anno dopo per concentrarsi sul lavoro tecnico. Il 1 gennaio 2007 viene inserito nella lista degli arbitri internazionali, e con tale qualifica debutta nella UEFA Champions League nell’ottobre 2008 dirigendo Sporting Lisbona-Basilea. Dal 1º luglio 2009 entra a far parte del gruppo Elite degli Arbitri UEFA (i top d’Europa). Per questo riceve inoltre dall’AIA il premio Concetto Lo Bello, riservato al direttore di gara iscritto negli elenchi FIFA distintosi nel corso dell’ultima stagione sportiva. Nel dicembre 2011 è selezionato dalla FIFA per la Coppa del mondo per club FIFA 2011, in programma in Giappone. Si tratta, per l’arbitro emiliano, della prima esperienza in un torneo al di fuori della confederazione UEFA. Il 23 gennaio 2012 riceve per la prima volta il premio di Miglior arbitro AIC, relativamente all’anno solare 2011, avendo la meglio su Paolo Tagliavento e Mauro Bergonzi, i quali erano in nomination con lui. Nel corso di tutta la riunione, Nicola ha dato prova di grande disponibilità ma soprattutto di avere grandi conoscenze. Partendo dal passato, infatti, è arrivato a disegnare la figura dell’arbitro e come essa, col passare degli anni si sia prepotentemente evoluta. All’inizio, in Inghilterra, l’arbitro non esisteva. Le partite venivano giocate solamente dai giocatori, i quali si gestivano in maniera autonoma: erano i due capitani che in caso di controversie dovevano risolverle. Più si andò avanti e più ci si accorse che si doveva cambiare. Vennero chiamate a giudicare, le persone più stimate della città, le quali avevano poi il compito di decidere in caso di indecisione e incertezza. Il calcio di oggi, si è completamente evoluto, e di conseguenza anche la figura dell’arbitro. Questo deve essere per prima cosa allenato, un atleta, ma soprattutto dovrà dar prova di autorevolezza. Ma che caratteristiche bisogna avere per essere autorevoli? Bisogna essere spontanei, determinati in ogni cosa che si fa, e dei leader. Nel corso della gara, mediamente arriviamo a prendere centinaia di decisioni, e per essere credibili al 100% dobbiamo dar prova di convinzione e certezza. Fin dal primo momento, infatti i giocatori ci studiano e capiscono al volo se siamo o meno arbitri all’altezza: bisogna essere convinti di essere bravi. Ricordate: “Non ci sarà mai una seconda occasione per lasciare la prima impressione!!” Si acquista credibilità facendo sempre il massimo, cercando sempre di superare i propri limiti e fare sempre un passo in più. Costa fatica ma solo con impegno e dedizione ognuno di noi potrà raggiungere i propri obiettivi. Queste sono state le parole di Nicola Rizzoli, che in breve tempo è riuscito a dar prova di grande maturità e grande preparazione. Una lezione non solo di arbitraggio, ma anche di vita. Sognare non costa niente, ma se mettiamo del nostro, certamente verremo ripagati. Marco Tonti
XI Torneo Monti alla Sezione di NAPOLI
A Giugno si è svolta l’XI Edizione del Torneo Fabio Monti e come ogni anno si è lasciato dietro una valanga di emozioni. Charles Darwin sosteneva, a seguito di uno studio che, la caratteristica delle emozioni è che vengono espresse in modo Universale, indipendentemente dal luogo, dal tempo o dalla cultura. Queste emozioni sono inconsapevoli perchè sono la reazone a ciò che stiamo vivendo in quel preciso istante, poco tempo dopo si trasformano in sentimenti, perchè di quelle emozioni, l’uomo ne prende coscienza. Devo dire che a chi organizza questo evento accade proprio questo, prendiamo coscienza di queste emozioni anche dopo diversi giorni! Perchè siamo assorti nel cercare di far bene, di far divertire i colleghi che vengono da fuori Regione e di non stonare un concerto già collaudato da 11 anni. La cronaca sportiva descrive la vittoria del Torneo, con la consegna del trofeo da parte del nostro Presidente Regionale Gustavo Malascorta e dal Presidente del CONI Provinciale Fabio Luna, della sezione Napoletana per il secondo anno consecutivo, guidata dal Presidente/giocatore Paolo Gregoroni, rocciosa compagine che vince in finale con la Sezione di Roma1, sostenuta dal responsabile Luca d’Aquino e dal Presidente Roberto Bonardo. Terza Classificata la Sezione di Roma2 sostenuta dal responsabile Giuseppe Castaldo e dal Presidente Stefano Cristofani. Il titolo di capocannoniere, per il 3 anno consecutivo và a Fabio Maresca (Napoli). La Sezione di Saronno si porta a casa il titolo di miglior giocatrice Sara Fusetti ed il Premio Fair Play, non subendo nessun provvedimento disciplinare e spiccando per il modo in cui affrontano sempre questo Torneo. Il titolo di “Uomo Ragno” ovvero miglior portiere viene ritirato da Gianmarco D’Orsi(Prato). Da segnalare nella gara finale che il Bomber di napoli Fabio Maresca segna una rete accorgendosi solo dopo la realizzazione che un suo avversario era a terra. L’azione successiva, in accordo con tutta la sua sezione sigla l’autorete riportando il risultato sull’1-1. La finale viene diretta senza sbavature dal collega ed amico Giorgio Peretti di Verona coadiuvato da Enrico Eremitaggio ed Andrea Leopizzi di Ancona allo Stadio Bianchelli di Senigallia.La serata di gala si è svolta come di consueto nella discoteca Babaloo di Porto Potenza Picena(Mc) ed a sorresa la serata è stata intrattenuta dal comico di Zelig Giovanni Cacioppo davanti ad oltre 600 persone. Protagonista anche il Presidente della Sezione “Gemella” Bologna, Antonio Aureliano che ha raccontato come è nato il gemellaggio tra Ancona e Bologna rivivendo insieme, con un filmato, i loro 90 anni di storia. Anche la sezione di Milano capitanata dal Presidente Luca Sarsano, ha proiettato sugli schermi della serata la canzone composta e cantata proprio dagli associati Milanesi. La serata di gala è poi proseguita con il Premio Fabio Monti consegnato a Giuseppe Ortenzi della Sezione di San Benedetto del Tronto, impagabile dirigente Regionale e Presidente della Commissione di Disciplina Marche, “Peppe” assomiglia al nostro Fabio Monti per il modo in cui si pone, mai arrogante e sempre intento all’ascolto di tutti. Un altro momento commovente è stato il premio alla carriera all’assistente CAN Roberto Romagnoli di Macerata, consegnato dagli amici Emidio Morganti e Nicola Nicoletti, uomo ed assistente incredibile, persona che negli anni ha sempre lavorato sodo per ben rappresentare l’AIA sul terreno di gioco ed i risultati (10 anni di CAN ed una finale di Coppa Italia) gli anno dato certamente ragione. L’evento “Monti” ogni anno richiama amici da tutta l’Italia ed in questa edizione abbiamo voluto, per motivi logistici, portarlo a 20 sezioni, le già citate Napoli, Roma1, Roma2, Prato, Bologna e Saronno,ma anche Biella, Firenze, Siena, Barletta, Rieti, Reggio Emilia, Rapp.Marche, Ancona, Treviso, Albano Laziale, Lodi, Lamezia Terme, Faenza, Milano. Un grazie alle sezioni Marchigiane Ascoli, San Benedetto del Tronto, Fermo, Macerata, Jesi, Pesaro ed al Presidente Regionale Gustavo Malascorta che hanno messo a disposizione le terne che bene hanno diretto le oltre 30 gare in due giorni, ai designatori Leonardo Puliti e Maurizio Marinelli, alla Sezione di Ancona che anche in questa edizione ha “messo in campo” oltre 50 collaboratori guidati dagli insostituibili amici Daniele Meles e Fabio Serpilli. Grazie ancora a tutte le Sezioni ed a tutti gli amici che ogni hanno ci onorano con la loro presenza e naturalmente un arrivederci alla XII Edizione 2013….. Carlo Ridolfi
Il Monti come una Poesia
La poesia è l’arte di usare, per trasmettere un messaggio, il significato semantico delle parole insieme al suono. Una poesia non ha un significato necessariamente e realmente compiuto come un brano di prosa, o, meglio, il significato è solo una parte della comunicazione che avviene quando si legge o si ascolta una poesia; l’altra parte non è verbale, ma emotiva. Poiché la lingua nella poesia ha questa doppia funzione di vettore sia di significato sia di suono, di contenuto sia informativo sia emotivo, la sintassi e l’ortografia possono subire variazioni (le cosiddette licenze poetiche) se questo è utile ai fini della comunicazione complessiva.
A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo quando una poesia, invece che letta direttamente, viene ascoltata: con il proprio linguaggio del corpo ed il modo di leggere, il lettore interpreta il testo, aggiungendo una dimensione teatrale.
Queste strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall’originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un’approssimazione dell’originale.(fonte wikipedia)
Una RTO indimenticabile!
Alla R.T.O. di Lunedì 23 Gennaio, è stato nostro gradito ospite il Presidente del CRA Marche, Gustavo Malascorta, accompagnato da tutta la commissione regionale. Nella serata, si è toccato soprattutto l’aspetto tecnico e disciplinare, che ognuno di noi in tutte le categorie (prima categoria, promozione ed eccellenza) deve avere. Con l’aiuto di alcune statistiche, che risultano della scorsa stagione, si è potuto facilmente notare che il momento più importante ed intenso della gara è dal 46′ al 76′ in cui l’adrenalina e la vigoria delle squadre si alzano notevolmente. Per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio, le espulsioni avvengono maggiormente dal 76′ in poi, mentre le ammonizioni avvengono per il 30% nella zona di centrocampo e si intensificano nella zona dell’area di rigore. Le ammonizioni risultano essere maggiori in prima categoria, rispetto alla promozione e all’eccellenza. Questo si può spiegare facilmente in quanto in eccellenza gli arbitri ormai sono già formati e pronti per il “salto di qualità”. È in prima categoria che ci si deve formare e fare le ossa per le categorie future e per questo tendiamo a dare ammonizioni che potrebbero essere evitate. Queste possono essere oggettive, ossia previste dal regolamento e che da regolamento devono essere date, e soggettive. Un esempio molto spicciolo è quando noi interveniamo per proteste: queste molte volte potrebbero essere gestite senza l’uso del cartellino. Nel corso della gara, dobbiamo inoltre utilizzare un tono adeguato: non bisogna mai urlare o “sbraitare” cadendo nello stesso comportamento viziato dei calciatori, dobbiamo essere autorevoli e farci vedere decisi. Solo così avremmo in mano la partita!
Ora qualche considerazione degli O.A., emerse dai loro referti: “Richiami brevi e incisivi, seguiti da rapidi allontamenti, che non danno adito a repliche”; “Errori stupidi: non si aspetta che esce dal recinto un giocatore espulso, si tollera la presenza in panchina di persone estranee…”; “Provvedimenti presi, ma anche se giusti hanno perso di valore preventivo perché fatti con poca incisività”…
Questi sono tre esempi di ciò che gli osservatori sottolineano maggiormente dopo aver visionato un Arbitro. I concetti-chiave sono: rapidità nell’intervenire, concentrazione per evitare banali errori, incisività e personalità. La rapidità nell’intervenire è dovuta anche dalla presenza e dalla vicinanza dell’arbitro rispetto al gioco e all’azione. Personalità a volte significa non nascondersi dietro alla doppia ammonizione, ma, se necessario, espellere anche dopo una precedente ammonizione: in questo modo si evitano inutili proteste da entrambe le squadre.
Infine, cosa deve fare l’Arbitro: prevedere, prevenire (conseguenza del prevedere, significa prontezza di riflessi e presenza nell’azione) e provvedere (essere istintivi e non cambiare mai idea).
In seguito, Malascorta ha ringraziato con alcuni presenti il nostro Presidente Carlo Ridolfi, il vice Marcello Esposito e l’ex vice Gianluca Racchi nonché attuale segretario al CRA.
Ma non è finita qui. A fine RTO, il nostro Presidente ha chiamato in cattedra Angelo Galante, neo arbitro internazionale di Futsal, dedicandogli, a nome di tutta la Sezione, una grande torta. La serata si è poi conclusa di fronte ad un piatto di pasta e fagioli, offerto dalla Sezione per condividere con tutti la gioia di tornare Internazionali. Ad meiora! Marco Tonti e Marco Marinelli
A Carlo Ridolfi il Premio Presidenza A.I.A.
Oltre agli organici, come consuetudine, sono stati assegnati anche i premi Nazionali per la stagione 2010-2011. Oltre al Premio Giovanni Mauro assegnato al grande Paolo Valeri sono stati distribuiti altri 5 premi Presidenza A.I.A. per essersi particolarmente distinti durante la stagione sportiva rispettivamente nei ruoli di : Miglior Arbitro Marco Di Bello di Brindisi, Miglior Assistente Giancarlo Rubino di Salerno, Miglior Osservatore Valentino Missoni di Tolmezzo, Miglior Dirigente Alberto Zaroli (CRA Lombardia), e miglior Presidente di Sezione al nostro Carlo Ridolfi di ANCONA.
Con grande gioia che la Sezione Arbitri di Ancona si complimenta con il suo Presidente CARLO RIDOLFI che ha ricevuto l’ assegnazione del premio Presidenza A.I.A. come Presidente Sezionale maggiormente distintosi nella stagione 2010/2011. Ad majora E.M.
80 Anni di Storia
Non potevamo non fare una menzione speciale per i nostri mitici “ragazzi”(così volete essere chiamati).Proprio così, perchè chiamarli bimbi sarebbe riduttivo, hanno certamente la dolcezza, non possiedono malizia e sono dolci come dei bimbi, ma per chi ha avuto la fortuna di conoscerli si propongono e “vivono” come delle persone grandi. Alessia ed Agnese Ladisa, Arianna Esposito e Michele Pecora Jr. sono dei veri e propri miti, hanno tenuto testa a tutti, con una naturalezza che solo i “bimbi” possiedono. Ci avete fatto divertire, tenendo sempre alto l’umore di tutto il gruppo, vivendo in modo emotivo ciò che stavate recitando, senza mai lamentarvi di nulla, facendo tardi la sera proprio come tutti noi, dando lezione di vita a tutto il gruppo. Sicuramente se ripenso a Michele Jr. che vaga con la pila nel nulla durante la prova generale…. oppure quando interrompe le prove chiedendo se poteva fare la pipì perchè non la reggeva più…..qualche dubbio mi prende……!! Grazie di cuore “ragazzi”, e grazie ai vostri genitori che Vi hanno reso così speciali. Carlo
80 esimo: Tutto Esaurito!
E’ con grande soddisfazione che siamo lieti di annunciare che, a 10 giorni dalla data dell’evento teatrale che vedrà i festeggiamenti dell’ 80esimo anno di storia della Sezione di Ancona, si registra il TUTTO ESAURITO. 450 posti prenotati e confermati.
Per quanto riguarda lo spettacolo che si svolgerà la sera del 6 Dicembre con inizio alle ore 20, saranno presenti oltre a numerose autorità locali, agli Associati della sezione di Ancona ed agli ex Associati della sezione di Ancona, anche tutti i componenti del Comitato Nazionale A.I.A., il Comitato Regionale F.I.G.C. e A.I.A., i Presidenti delle Sezioni Marchigiane ed i Presidenti che da moltissimi anni frequentano il nostro Torneo “Fabio Monti”.
Diamo la notizia del sold-out con grande orgoglio in attesa della serata per condividere con i molti ospiti presenti e con gli invitati l’emozione di festeggiare 80 anni di storia tutti insieme. Si suggerisce a tutti coloro che parteciperanno all’evento che sarà necessario presentarsi all’ingresso entro le ore 19,15 per dar modo all’organizzazione di iniziare puntuale lo spettacolo. Si suggerisce di parcheggiare i propri mezzi presso il parcheggio a pagamento sotterraneo di Piazza Pertini, oppure al parcheggio libero della Cittadella e salire/scendere a Teatro a piedi, perchè il teatro si trova in pieno centro abitato in Via Re di Puglia e sarà impossibile trovare parcheggio in quell’ora. A seguire, dopo lo spettacolo, presso il Bar del Teatro la sezione offrirà un buffet di congedo.