L’essere arbitro, per chi non lo è o non lo è mai stato, può essere confuso come un semplice passatempo, un’attività sportiva come molte altre, i più diffidenti la vedono addirittura come una scelta al limite dell’autolesionismo. Sembra esagerato dirlo e magari difficile da credere ma essere arbitro non vuol dire essere iscritti semplicemente all’Associazione Italiana Arbitri, ma essere iscritti ad una vera e propria scuola di vita. Come tutte le scuole anche l’AIA mette a disposzione dei più giovani dei maestri, e la Sezione di Ancona ne ha uno, in particolare, che per passione, professionalità, doti comunicative e conoscenze ha pochi eguali in Italia: Carlo Ridolfi.
Ex Presidente di Sezione ed attuale componente del Settore Tecnico, Carlo ha ricevuto, specialmente negli ultimi anni, innumerevoli attestati di stima e di riconoscimento tra i più prestigiosi anche a livello nazionale.
E’ facile ricordare il Premio Nazionale come Presidente di Sezione maggiormente distintosi nella stagione sportiva 2011, e la Stella di Bronzo per meriti Sportivi assegnatagli dal CONI nel 2012.
Ultimo in ordine cronologico è stato il premio “Forum Livii” conferito annualmente dalla Sezione di Forlì al dirigente nazionale che a giudizio del consiglio direttivo si è distinto nel corso della stagione sportiva.
Durante la premiazione, avvenuta martedì 20 Maggio in occasione della Festa di fine stagione 2014 della Sezione di Forlì, oltre al Forum Livii sono stati assegnati altri due prestigiosissimi riconoscimenti a due esponenti di spicco del panorama associativo nazionale.
A Paolo Silvio Mazzoleni il premio “Francesco Liverani” all’arbitro internazionale che a giudizio del consiglio direttivo della Sezione di Forlì si è distinto nel corso della stagione sportiva, ed a Elenito Giovanni Di Liberatore il premio “Marcello Greggi” che viene annualmente riconosciuto all’assistente internazionale maggiormente distintosi.
Complimenti, Carlo, per l’ennesimo meritatissimo riconoscimento ricevuto e grazie di portare il nome della gloriosa Sezione Fabio Monti Ancona in giro per l’Italia! Mattia Piccinini
News
Se ne va un pezzo di storia: ciao Tommaso!
Tommaso Aquilanti ha superato il corso di ammissione all’AIA il 7 marzo del 1954 (con Fabio Monti).
Dopo un anno di noviziato é diventato arbitro effettivo ed ha arbitrato i campionati regionali e ricoperto il ruolo di Assistente Arbitrale (allora Guardalinee), fino agli scambi interregionali.
Lasciata l’attività verso la fine degli anni 60 é diventato osservatore (allora Commissario Speciale) e, dal 1975 al 1978 é stato prima Commissario Straordinario e poi Presidente di Sezione.
Durante la sua presidenza ha festeggiato – il 9 aprile 1977 – (con ospite il Presidente Nazionale Giulio Campanati) il 50° della nostra Sezione.
Per tutti gli anni 80 é stato Vice Presidente del CRA Marche (allora il CRA aveva la responsabilità associativa dell’AIA) con Guglielmo Domeneghetti.
Altro incarico che Tommaso ha ricoperto per molti anni é stato quello di cassiere sezionale e del Comitato Regionale.
Ha ricoperto, per un periodo, anche l’incarico di Ispettore Amministrativo dell’AIA.
Nonostante i molteplici incarichi, non ha fatto mai mancare il suo apporto come Osservatore Arbitrale. Incarico che ha ricoperto con entusiasmo fino a pochi anni fa.
Sicuramente l’AIA e la Sezione di Ancona perdono un Associato innamorato come pochi del mondo arbitrale, al quale ha dedicato tutto il suo tempo e, almeno per quanti hanno avuto l’onore di conoscerlo, lascia un ricordo indelebile.
Immagino che, alla fine di questa stagione, avrebbe ricevuto la pergamena per il 60° di appartenenza all’AIA. Nella foto Tommaso Aquilanti (sulla destra), Presidente di Sezione, con Giulio Campanati – Presidente dell’AIA e Aldo Nicoli – Presidente del CAR Marche, in occasione del 50° della Sezione di Ancona. Articolo di Gilberto Montebelli
Ad Angelo Galante il PREMIO NAZIONALE
Certamente una stagione entusiasmante quella vissuta dalla nostra sezione. Salgono alla CAN 5 due valorosi colleghi l’Osservatore Roberto Rossini e l’Arbitro Francesco Bruschi.Alla CAI viene promosso l’Arbitro Marco Rossetti che per tutto il Campionato in regione si è contraddistinto per bravura e capacità e viene accompagnato dall’amico e Osservatore Massimiliano Polacco. Alla CAN D viene promosso, con ottima media l’Arbitro Marco D’Ascanio. Le emozioni non finiscono perché il Comitato Nazionale assegna il Premio all’Arbitro maggiormente distintosi ad un collega e grande amico, un Arbitro Internazionale, il nostro Angelo Galante che non finisce più di stupirci e come Fabio Monti è l’attuale faro sezionale a cui tutti guardiamo, perché indica la giusta direzione. Non dimentichiamo il collega Andrea Ilari che si è dimesso durante l’anno dalla CAN D come Osservatore, valida persona che certamente sarà fondamentale per la crescita degli Arbitri Anconetani ed il collega Daniele Meles che ha concluso 10 splendidi anni alla CAN 5 nella massima categoria, la serie A.Grazie a tutti voi, i dirigenti sezionali e Regionali vengono promossi ogni anno, nello stesso periodo ed ogni anno vivono splendide emozioni, fatte di sconfitte, di fatica e di dolori, ma anche di gioie e di vittorie. Carlo Ridolfi
Nicchi premiato con il prestigioso “Monti”
Emozioni, aneddoti dal passato, divertimento, spirito associativo, orgoglio nell’appartenere alla stessa famiglia, voglia di partecipare. Questo e molto altro è stato l’evento che si è tenuto presso la Sala Convegni dell’Hotel La Fonte di Portonovo (AN). Nello splendido scenario del Parco del Conero, in riva a una delle baie più belle delle Marche, venerdì 14 giugno è stato consegnato il prestigioso premio “Fabio Monti” al dirigente nazionale maggiormente distintosi. In questa XII edizione la sezione dorica, con voto unanime del consiglio direttivo, ha deciso di assegnarlo al massimo esponente della nostra associazione, Marcello Nicchi. Come ricordato dal presidente di sezione Davide Sabbatini, mattatore della serata insieme all’ex presidente Carlo Ridolfi, la scelta è stata facile perché, oltre al prestigio e al valore umano, il premio è stato assegnato per i fatti e l’impegno profusi in questi anni di presidenza e per il nuovo vigore impresso dopo il rinnovo del mandato lo scorso novembre. Dalla mantenuta autonomia tecnica all’adeguamento dei rimborsi arbitrali passando per tante piccole ma importanti tappe che hanno portato l’A.I.A. ad essere quello che è oggi. “Fatti e non chiacchiere, perché le chiacchiere se le porta via il vento – ha sottolineato il presidente Nicchi – e si continueranno a fare fatti.” Nel suo intervento ha voluto evidenziare, poi, come la nostra Associazione sia la più bella del mondo e quanto sia positivo il momento che sta attraversando sia dal punto di vista dei risultati tecnici che associativi. I nostri associati sono portatori di cultura, di valori, di regole e meritano rispetto da parte di tutti, in campo e fuori. Ha parlato, infine, di meritocrazia e trasparenza, valori che contraddistinguono l’Associazione Italiana Arbitri: “Ogni dirigente è al suo posto perché se l’è meritato. Chi non ha creduto in noi ci da ancora più stimoli per fare meglio e per andare avanti per la nostra strada”. Una strada costellata di piccoli e grandi successi quella di Marcello Nicchi, dal punto di vista arbitrale, dirigenziale e umano. A portare il loro saluto sono intervenuti anche il Delegato del Comitato Provinciale del Coni Fabio Luna, il presidente della F.I.G.C.-L.N.D. Marche Paolo Cellini, i componenti nazionali A.I.A. Erio Iori e Alberto Zaroli, il presidente del Comitato Regionale Arbitri Marche Gustavo Malascorta. Hanno partecipato anche tutti i presidenti delle sezioni marchigiane, l’amico e presidente della sezione di Bologna, Antonio Aureliano con una bella delegazione di associati bolognesi, il commissario della CAN BS Michele Conti, il presidente della Commissione Disciplinare Territoriale Gianmario Schippa, il Giudice Sportivo Claudio Romagnoli, il delegato provinciale LND di Ancona Elvio Rocchi. Un grazie speciale va alla signora Iva Monti che con la sua presenza ci permette di ricordare con maggior enfasi e ufficialità il compianto Fabio.
Durante la serata sono stati consegnati anche i premi sezionali per la stagione ormai al termine: a Marco Rossetti è andato il “Guglielmo Domeneghetti” come Arbitro maggiormente distintosi, a Francesco Bruschi il “Giancarlo Principi” come Arbitro di Calcio a 5 maggiormente distintosi, a Mirko Fumarola il “Vincenzo Centore” come Assistente maggiormente distintosi, a Massimiliano Polacco il “Roberto Criminesi” come Osservatore maggiormente distintosi.
La serata è proseguita nel suggestivo panorama del ristorante sotto le stelle dell’Hotel La Fonte di Portonovo, dove ancora più forte si è manifestata la voglia di conoscersi e confrontarsi per aggiungere altri ricordi a una serata da incorniciare.
Non resta che darvi appuntamento al prossimo anno con la XIII edizione di un Evento fatto di persone, di Arbitri, di emozioni e di divertimento nel ricordo del mito Fabio Monti. Fabio Stelluti
A Carlo Ridolfi la Stella di Bronzo al Merito Sportivo
Il Presidente del CONI, Gianni Petrucci, su proposta del Presidente del CONI Provinciale Fabio Luna, ha conferito all’A.F.Q. Carlo Ridolfi della Sezione AIA di Ancona, la Stella di Bronzo al Merito Sportivo per l’attività svolta all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri.
“L’onorificenza – ha affermato in una recente intervista il presidente del Comitato Olimpico – vuole attestare di fronte al mondo sportivo i meriti degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti della Società ed esprimere insieme la più sentita gratitudine del CONI per il contributo offerto alla crescita ed all’affermazione dello sport italiano.”
Dal 1933 vengono consegnate dal CONI ogni anno in tutta Italia 400 stelle di Bronzo, 200 d’argento e 100 d’oro al merito sportivo ad atleti e dirigenti che si sono particolarmente distinti in ambito sportivo Nazionale.
Carlo Ridolfi, attualmente componente del Settore Tecnico ed osservatore al Comitato Regionale, nei suoi 22 anni di anzianità associativa ha ricoperto presso la Sezione di Ancona il ruolo di Consigliere Sezionale per 6 anni, Vice Presidente per 3 anni e Presidente Sezionale per 7 anni.
La consegna dell’onorificenza è avvenuta venerdì 23 novembre presso la sala della FIGC in Via Schiavoni ad Ancona. Questa la motivazione: “Nel 1997 è Consigliere nella Sezione AIA della Federcalcio di Ancona. Dopo essere stato Vice Presidente dal 2004 al 2006, da allora a giugno 2012 è stato presidente della Sezione Arbitri anconetana. Promotore di numerose iniziative per arruolare nuovi Arbitri, da 10 anni organizza un Torneo di Calcio Nazionale per Direttori di Gara, intitolato alla memoria dell’arbitro internazionale Fabio Monti. Oltre a questo Trofeo, che vede la partecipazione di circa 1000 arbitri, si è reso ideatore e promotore della commedia teatrale Elogio del fuorigioco, interpretata da soli arbitri.”
A Ridolfi sono giunte le felicitazioni del Presidente Nazionale, Marcello Nicchi, e del Comitato Nazionale, del Presidente del CRA, Gustavo Malascorta, che le ha espresse anche a nome dei componenti, collaboratori e referenti del Comitato Regionale e di tutti gli associati marchigiani, con l’augurio che nel prosieguo dell’attività possa conseguire ulteriori traguardi e soddisfazioni. Fabio Stelluti
Grande lezione dell’amico Nicola Rizzoli
Sacrificio, impegno, fortuna e tanta tanta determinazione. Questi sono gli aggettivi che contraddistinguono Nicola Rizzoli, nostro ospite alla R.T.O di Lunedì scorso. Appartenente alla Sezione AIA di Bologna, dopo aver collezionato 33 presenze in serie C1, a cui si deve aggiungere una finale dei playoff di serie C2, nel 2001 viene promosso alla CAN A e B su proposta del dirigente arbitrale Maurizio Mattei. Nel 2002, il 14 aprile, riesce a fare il debutto in serie A in occasione della partita Venezia-Perugia, e nel 2006 vive l’annata della consacrazione, con designazioni prestigiose come la finale di ritorno dello spareggio per la permanenza in serie B tra AlbinoLeffe e Avellino o la classica della serie A (campionato 2006/2007) Roma-Inter. A fine novembre 2011, vanta 136 presenze nella massima divisione. Nel 2006 è stato anche eletto presidente della Sezione AIA di Bologna, carica alla quale però rinuncia un anno dopo per concentrarsi sul lavoro tecnico. Il 1 gennaio 2007 viene inserito nella lista degli arbitri internazionali, e con tale qualifica debutta nella UEFA Champions League nell’ottobre 2008 dirigendo Sporting Lisbona-Basilea. Dal 1º luglio 2009 entra a far parte del gruppo Elite degli Arbitri UEFA (i top d’Europa). Per questo riceve inoltre dall’AIA il premio Concetto Lo Bello, riservato al direttore di gara iscritto negli elenchi FIFA distintosi nel corso dell’ultima stagione sportiva. Nel dicembre 2011 è selezionato dalla FIFA per la Coppa del mondo per club FIFA 2011, in programma in Giappone. Si tratta, per l’arbitro emiliano, della prima esperienza in un torneo al di fuori della confederazione UEFA. Il 23 gennaio 2012 riceve per la prima volta il premio di Miglior arbitro AIC, relativamente all’anno solare 2011, avendo la meglio su Paolo Tagliavento e Mauro Bergonzi, i quali erano in nomination con lui. Nel corso di tutta la riunione, Nicola ha dato prova di grande disponibilità ma soprattutto di avere grandi conoscenze. Partendo dal passato, infatti, è arrivato a disegnare la figura dell’arbitro e come essa, col passare degli anni si sia prepotentemente evoluta. All’inizio, in Inghilterra, l’arbitro non esisteva. Le partite venivano giocate solamente dai giocatori, i quali si gestivano in maniera autonoma: erano i due capitani che in caso di controversie dovevano risolverle. Più si andò avanti e più ci si accorse che si doveva cambiare. Vennero chiamate a giudicare, le persone più stimate della città, le quali avevano poi il compito di decidere in caso di indecisione e incertezza. Il calcio di oggi, si è completamente evoluto, e di conseguenza anche la figura dell’arbitro. Questo deve essere per prima cosa allenato, un atleta, ma soprattutto dovrà dar prova di autorevolezza. Ma che caratteristiche bisogna avere per essere autorevoli? Bisogna essere spontanei, determinati in ogni cosa che si fa, e dei leader. Nel corso della gara, mediamente arriviamo a prendere centinaia di decisioni, e per essere credibili al 100% dobbiamo dar prova di convinzione e certezza. Fin dal primo momento, infatti i giocatori ci studiano e capiscono al volo se siamo o meno arbitri all’altezza: bisogna essere convinti di essere bravi. Ricordate: “Non ci sarà mai una seconda occasione per lasciare la prima impressione!!” Si acquista credibilità facendo sempre il massimo, cercando sempre di superare i propri limiti e fare sempre un passo in più. Costa fatica ma solo con impegno e dedizione ognuno di noi potrà raggiungere i propri obiettivi. Queste sono state le parole di Nicola Rizzoli, che in breve tempo è riuscito a dar prova di grande maturità e grande preparazione. Una lezione non solo di arbitraggio, ma anche di vita. Sognare non costa niente, ma se mettiamo del nostro, certamente verremo ripagati. Marco Tonti
XI Torneo Monti alla Sezione di NAPOLI
A Giugno si è svolta l’XI Edizione del Torneo Fabio Monti e come ogni anno si è lasciato dietro una valanga di emozioni. Charles Darwin sosteneva, a seguito di uno studio che, la caratteristica delle emozioni è che vengono espresse in modo Universale, indipendentemente dal luogo, dal tempo o dalla cultura. Queste emozioni sono inconsapevoli perchè sono la reazone a ciò che stiamo vivendo in quel preciso istante, poco tempo dopo si trasformano in sentimenti, perchè di quelle emozioni, l’uomo ne prende coscienza. Devo dire che a chi organizza questo evento accade proprio questo, prendiamo coscienza di queste emozioni anche dopo diversi giorni! Perchè siamo assorti nel cercare di far bene, di far divertire i colleghi che vengono da fuori Regione e di non stonare un concerto già collaudato da 11 anni. La cronaca sportiva descrive la vittoria del Torneo, con la consegna del trofeo da parte del nostro Presidente Regionale Gustavo Malascorta e dal Presidente del CONI Provinciale Fabio Luna, della sezione Napoletana per il secondo anno consecutivo, guidata dal Presidente/giocatore Paolo Gregoroni, rocciosa compagine che vince in finale con la Sezione di Roma1, sostenuta dal responsabile Luca d’Aquino e dal Presidente Roberto Bonardo. Terza Classificata la Sezione di Roma2 sostenuta dal responsabile Giuseppe Castaldo e dal Presidente Stefano Cristofani. Il titolo di capocannoniere, per il 3 anno consecutivo và a Fabio Maresca (Napoli). La Sezione di Saronno si porta a casa il titolo di miglior giocatrice Sara Fusetti ed il Premio Fair Play, non subendo nessun provvedimento disciplinare e spiccando per il modo in cui affrontano sempre questo Torneo. Il titolo di “Uomo Ragno” ovvero miglior portiere viene ritirato da Gianmarco D’Orsi(Prato). Da segnalare nella gara finale che il Bomber di napoli Fabio Maresca segna una rete accorgendosi solo dopo la realizzazione che un suo avversario era a terra. L’azione successiva, in accordo con tutta la sua sezione sigla l’autorete riportando il risultato sull’1-1. La finale viene diretta senza sbavature dal collega ed amico Giorgio Peretti di Verona coadiuvato da Enrico Eremitaggio ed Andrea Leopizzi di Ancona allo Stadio Bianchelli di Senigallia.La serata di gala si è svolta come di consueto nella discoteca Babaloo di Porto Potenza Picena(Mc) ed a sorresa la serata è stata intrattenuta dal comico di Zelig Giovanni Cacioppo davanti ad oltre 600 persone. Protagonista anche il Presidente della Sezione “Gemella” Bologna, Antonio Aureliano che ha raccontato come è nato il gemellaggio tra Ancona e Bologna rivivendo insieme, con un filmato, i loro 90 anni di storia. Anche la sezione di Milano capitanata dal Presidente Luca Sarsano, ha proiettato sugli schermi della serata la canzone composta e cantata proprio dagli associati Milanesi. La serata di gala è poi proseguita con il Premio Fabio Monti consegnato a Giuseppe Ortenzi della Sezione di San Benedetto del Tronto, impagabile dirigente Regionale e Presidente della Commissione di Disciplina Marche, “Peppe” assomiglia al nostro Fabio Monti per il modo in cui si pone, mai arrogante e sempre intento all’ascolto di tutti. Un altro momento commovente è stato il premio alla carriera all’assistente CAN Roberto Romagnoli di Macerata, consegnato dagli amici Emidio Morganti e Nicola Nicoletti, uomo ed assistente incredibile, persona che negli anni ha sempre lavorato sodo per ben rappresentare l’AIA sul terreno di gioco ed i risultati (10 anni di CAN ed una finale di Coppa Italia) gli anno dato certamente ragione. L’evento “Monti” ogni anno richiama amici da tutta l’Italia ed in questa edizione abbiamo voluto, per motivi logistici, portarlo a 20 sezioni, le già citate Napoli, Roma1, Roma2, Prato, Bologna e Saronno,ma anche Biella, Firenze, Siena, Barletta, Rieti, Reggio Emilia, Rapp.Marche, Ancona, Treviso, Albano Laziale, Lodi, Lamezia Terme, Faenza, Milano. Un grazie alle sezioni Marchigiane Ascoli, San Benedetto del Tronto, Fermo, Macerata, Jesi, Pesaro ed al Presidente Regionale Gustavo Malascorta che hanno messo a disposizione le terne che bene hanno diretto le oltre 30 gare in due giorni, ai designatori Leonardo Puliti e Maurizio Marinelli, alla Sezione di Ancona che anche in questa edizione ha “messo in campo” oltre 50 collaboratori guidati dagli insostituibili amici Daniele Meles e Fabio Serpilli. Grazie ancora a tutte le Sezioni ed a tutti gli amici che ogni hanno ci onorano con la loro presenza e naturalmente un arrivederci alla XII Edizione 2013….. Carlo Ridolfi
Il Monti come una Poesia
La poesia è l’arte di usare, per trasmettere un messaggio, il significato semantico delle parole insieme al suono. Una poesia non ha un significato necessariamente e realmente compiuto come un brano di prosa, o, meglio, il significato è solo una parte della comunicazione che avviene quando si legge o si ascolta una poesia; l’altra parte non è verbale, ma emotiva. Poiché la lingua nella poesia ha questa doppia funzione di vettore sia di significato sia di suono, di contenuto sia informativo sia emotivo, la sintassi e l’ortografia possono subire variazioni (le cosiddette licenze poetiche) se questo è utile ai fini della comunicazione complessiva.
A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo quando una poesia, invece che letta direttamente, viene ascoltata: con il proprio linguaggio del corpo ed il modo di leggere, il lettore interpreta il testo, aggiungendo una dimensione teatrale.
Queste strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall’originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un’approssimazione dell’originale.(fonte wikipedia)
Una RTO indimenticabile!
Alla R.T.O. di Lunedì 23 Gennaio, è stato nostro gradito ospite il Presidente del CRA Marche, Gustavo Malascorta, accompagnato da tutta la commissione regionale. Nella serata, si è toccato soprattutto l’aspetto tecnico e disciplinare, che ognuno di noi in tutte le categorie (prima categoria, promozione ed eccellenza) deve avere. Con l’aiuto di alcune statistiche, che risultano della scorsa stagione, si è potuto facilmente notare che il momento più importante ed intenso della gara è dal 46′ al 76′ in cui l’adrenalina e la vigoria delle squadre si alzano notevolmente. Per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio, le espulsioni avvengono maggiormente dal 76′ in poi, mentre le ammonizioni avvengono per il 30% nella zona di centrocampo e si intensificano nella zona dell’area di rigore. Le ammonizioni risultano essere maggiori in prima categoria, rispetto alla promozione e all’eccellenza. Questo si può spiegare facilmente in quanto in eccellenza gli arbitri ormai sono già formati e pronti per il “salto di qualità”. È in prima categoria che ci si deve formare e fare le ossa per le categorie future e per questo tendiamo a dare ammonizioni che potrebbero essere evitate. Queste possono essere oggettive, ossia previste dal regolamento e che da regolamento devono essere date, e soggettive. Un esempio molto spicciolo è quando noi interveniamo per proteste: queste molte volte potrebbero essere gestite senza l’uso del cartellino. Nel corso della gara, dobbiamo inoltre utilizzare un tono adeguato: non bisogna mai urlare o “sbraitare” cadendo nello stesso comportamento viziato dei calciatori, dobbiamo essere autorevoli e farci vedere decisi. Solo così avremmo in mano la partita!
Ora qualche considerazione degli O.A., emerse dai loro referti: “Richiami brevi e incisivi, seguiti da rapidi allontamenti, che non danno adito a repliche”; “Errori stupidi: non si aspetta che esce dal recinto un giocatore espulso, si tollera la presenza in panchina di persone estranee…”; “Provvedimenti presi, ma anche se giusti hanno perso di valore preventivo perché fatti con poca incisività”…
Questi sono tre esempi di ciò che gli osservatori sottolineano maggiormente dopo aver visionato un Arbitro. I concetti-chiave sono: rapidità nell’intervenire, concentrazione per evitare banali errori, incisività e personalità. La rapidità nell’intervenire è dovuta anche dalla presenza e dalla vicinanza dell’arbitro rispetto al gioco e all’azione. Personalità a volte significa non nascondersi dietro alla doppia ammonizione, ma, se necessario, espellere anche dopo una precedente ammonizione: in questo modo si evitano inutili proteste da entrambe le squadre.
Infine, cosa deve fare l’Arbitro: prevedere, prevenire (conseguenza del prevedere, significa prontezza di riflessi e presenza nell’azione) e provvedere (essere istintivi e non cambiare mai idea).
In seguito, Malascorta ha ringraziato con alcuni presenti il nostro Presidente Carlo Ridolfi, il vice Marcello Esposito e l’ex vice Gianluca Racchi nonché attuale segretario al CRA.
Ma non è finita qui. A fine RTO, il nostro Presidente ha chiamato in cattedra Angelo Galante, neo arbitro internazionale di Futsal, dedicandogli, a nome di tutta la Sezione, una grande torta. La serata si è poi conclusa di fronte ad un piatto di pasta e fagioli, offerto dalla Sezione per condividere con tutti la gioia di tornare Internazionali. Ad meiora! Marco Tonti e Marco Marinelli
A Carlo Ridolfi il Premio Presidenza A.I.A.
Oltre agli organici, come consuetudine, sono stati assegnati anche i premi Nazionali per la stagione 2010-2011. Oltre al Premio Giovanni Mauro assegnato al grande Paolo Valeri sono stati distribuiti altri 5 premi Presidenza A.I.A. per essersi particolarmente distinti durante la stagione sportiva rispettivamente nei ruoli di : Miglior Arbitro Marco Di Bello di Brindisi, Miglior Assistente Giancarlo Rubino di Salerno, Miglior Osservatore Valentino Missoni di Tolmezzo, Miglior Dirigente Alberto Zaroli (CRA Lombardia), e miglior Presidente di Sezione al nostro Carlo Ridolfi di ANCONA.
Con grande gioia che la Sezione Arbitri di Ancona si complimenta con il suo Presidente CARLO RIDOLFI che ha ricevuto l’ assegnazione del premio Presidenza A.I.A. come Presidente Sezionale maggiormente distintosi nella stagione 2010/2011. Ad majora E.M.