All’età di 93 anni si è spento Francesco D’Alessio, associato dorico molto conosciuto ad Ancona e in tutte le Marche. Anche durante gli ultimi anni è stato sempre vicino alla sezione di Ancona, che considerava come la sua famiglia, interessandosi alla vita arbitrale pur non potendovi partecipare. Instancabile lavoratore, dotato di grande umiltà e gentilezza e sempre pronto a dispensare consigli ai giovani associati. L’integrità morale ed onestà sono stati dei cardini della sua persona. D’Alessio è stato un protagonista della vita politica, forense e sportiva del capoluogo delle Marche.
Nato a Conselice (Ravenna) nel 1922, si è trasferito ad Ancona con la famiglia all’età di 12 anni. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Ancona dal 1947, ha esercitato la professione fino ai suoi ultimi giorni. Dal 1970 al 1976 è stato Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona e poi, fino al 1991, componente del Consiglio Nazionale Forense in rappresentanza degli Ordini delle Marche.
Francesco ha sempre nutrito una grande passione per lo sport, cimentandosi prima come calciatore per passione e poi come arbitro. Ottenuta la qualifica di arbitro effettivo nel 1954, è stato nominato Arbitro Benemerito nel 1961. È stato Vice Presidente della società calcistica U.S. Anconitana dal 1954 al 1959. Nell’ambito della giustizia sportiva, nel 1959 è stato nominato componente della Commissione Vertenze Economiche del Settore Semiprofessionisti della FIGC e dal 1961 al 1969 ha ricoperto l’incarico di Presidente della stessa Commissione. Dal 1969 al 1973, è stato componente della Commissione Disciplinare della Lega Nazionale Professionisti della FIGC; dal 1974 al 1977 è stato Vice Presidente della Commissione ed infine Presidente dal 1978 al 1991. Dal 1991 al 2001, è stato componente della CAF, Commissione d’Appello Federale della FIGC. Nominato Delegato Provinciale CONI di Ancona nel 1962, dal 1973 è diventato Delegato Regionale e poi è stato eletto Presidente del Comitato Regionale del CONI Marche, fino al 1981. Nel 1984, su proposta della FIGC, è stato insignito della Stella d’Oro al merito sportivo del CONI. Fu uno dei primi a denunciare gli scandali del calcio scommesse che portò alle retrocessioni di Milan e la Lazio in serie B.
Parte attiva anche nella politica locale, dove fu consigliere comunale, dal 1956 al 1964 assessore con i sindaci Francesco Angelini e Claudio Salmoni e vice sindaco. Nel 1967 fu eletto sindaco, ma la sua giunta durò solo pochi mesi, e da quel momento D’Alessio decise di abbandonare la politica attiva.
Il calcio è stato la sua grande passione, ma non ha mai smesso di stigmatizzarne scandali e derive. Francesco lascia la moglie e i tre figli. A loro va il cordoglio di tutti gli associati della sezione dorica.
Fabio Stelluti