Venerdì 12 Novembre al Vecchio Comunale di Castelfidardo si affronteranno Real Castelfidardo – Borgo Molino, partita importante per le squadre che chiudono la classifica del Girone D di Terza Categoria.
La formazione di casa ha l’opportunità di centrare la prima vittoria in campionato; mentre la formazione ospite è ancora alla ricerca del primo punto.
Arbitro della partita è Filippo Cavalieri della Sezione di Ancona, al debutto nella categoria,
Ecco una breve intervista al giovane fischietto anconetano.
D: Da quanto tempo sei Arbitro?
R: Ho superato l’esame nel 2018, all’età di 15 anni!
D: Cosa ti ha spinto a diventare arbitro di calcio?
R: Quando guardavo le partite ero sempre colpito dall’operato dell’arbitro, dalla sua autorevolezza, la sua solennità. Vedevo nell’arbitro una figura risolutrice dei conflitti in campo. Nella vita di tutti i giorni sento che mi appartiene il desiderio di giustizia e l’arbitro è la figura che in campo rappresenta questo esempio.
D: Qual è l’esperienza più bella che hai vissuto all’interno dell’associazione?
R: I momenti più belli sono quelli associativi: i raduni, i convivi, le RTO, quando si è insieme diventa tutto più bello e affascinante. Quest’anno mi hanno proposto di essere un collaboratore sezionale, ho accettato con molto piacere, sono contento di avere questa possibilità e di essere chiamato ancora di più in gioco.
D: Che effetto fa, per un giovane come te, avere la possibilità di far sentire la propria voce all’interno della sezione?
R: È un grande onore, per me, poter essere nello staff organizzativo dell’associazione, mi piace poter dare una mano. Sono una persona altruista che, quando può essere d’aiuto, lo fa molto volentieri. Speravo di poter essere chiamato a poter dare il mio contributo all’interno della sezione.
D: Consiglieresti a qualcuno di diventare arbitro?
R: Assolutamente sì, questa è un’attività formativa sia a livello calcistico ma soprattutto a livello personale, al di là del carattere: se sei una persona timida, l’arbitraggio ti aiuta ad uscire dalla bolla, ti spinge ad aprirti; questa è un’esperienza che fa crescere e maturare.
Matteo Varagona